Verso “Sydney
due “modelli” per i Giovani
di
P. Felice Ruffini, camilliano
Mentre eravamo in attesa del Messaggio del Santo Padre per
la “XXIII Giornata Mondiale della Gioventù”, che si celebrerà dal 15 al 20
luglio
E segnatamente questo passo: “
Alcuni di voi hanno amici con poca reale motivazione nella loro vita, forse assorti nella futile ricerca di infinite nuove esperienze. Portate anche loro alla Giornata Mondiale della Gioventù! Infatti, ho osservato che contro l'ondata di secolarismo molti giovani stanno riscoprendo il desiderio appagante di bellezza, bontà e verità autentiche. Attraverso la vostra testimonianza li aiutate nella loro ricerca dello Spirito di Dio. Siate coraggiosi in tale testimonianza! Adoperatevi per diffondere la luce guida di Cristo che conferisce motivazione alla vita intera, rendendo possibili a tutti una gioia e una felicità durature”.
Poi il 21 luglio 2007 è stato pubblicato il tanto atteso
“Messaggio” di Papa Benedetto XVI, firmato a Lorenzago il giorno precedente [1].
Il “Messaggio” è un magistrale vademecum per giovani, e non più giovani, in cammino verso Sydney.
Papa Benedetto XVI scrive che “Volentieri
con questo messaggio vi offro un tracciato di meditazione
da approfondire lungo quest'anno di preparazione”.
Ed espressamente afferma che “Diventa perciò fondamentale
che ciascuno di voi giovani, nella sua comunità e con i suoi educatori, possa
riflettere su questo Protagonista della storia della salvezza che è lo Spirito
Santo o Spirito di Gesù, per raggiungere questi alti scopi: riconoscere la vera
identità dello Spirito anzitutto ascoltando
Dalla meditazione all’azione. Il Santo Padre invita al
coinvolgimento entusiasta, perché “anche oggi occorrono discepoli di Cristo che
non risparmino tempo ed energie per servire il Vangelo. Occorrono giovani che
lascino ardere dentro di sé l'amore di Dio e rispondano generosamente al suo
appello pressante, come hanno fatto tanti giovani beati e santi del passato e
anche di tempi a noi vicini. In particolare, vi assicuro che lo Spirito di Gesù
oggi invita voi giovani ad essere portatori della bella notizia di Gesù ai
vostri coetanei.” (n. 7)
Un aperto invito alla “Santità del quotidiano ordinario” vissuto straordinariamente sotto l’azione dello Spirito Santo.
Tra quei “tanti
giovani beati e santi anche di tempi a noi vicini”, anche se in attesa di
essere ufficialmente riconosciuti, qui nel territorio Ecclesiastico della Chiesa
che è in Chieti, ne abbiamo due: Nicola D’Onofrio
giovane religioso camilliano della vicina Villamagna, e Dino Zambra giovane laico del capoluogo. Brevemente questi i dati
biografici.
Dino, nasce in Chieti il
12 marzo 1922 dal Barone Gerardo Zambra e da Elena de Giorgio, e chiude la fase
terrena il 3 gennaio
Nicolino, viene a questo
mondo il 24 marzo
La constatazione immediata è quella della provvidenziale
coincidenza del passaggio del “testimonio” tra i due.
Il “primo” è un
Barone. Il “secondo”, come lui stesso
scrive nel “Diario” nel ringraziare Dio per averlo chiamato al Sacerdozio, si
dice essere “un rozzo contadinello”.
Nicolino è un figlio di San
Camillo della vicina Bucchianico, dove sconfina per un largo appezzamento la
proprietà del “Casale D’Onofrio” sito in Contrada
Pian di Mare.
Dino
è imparentato con San Camillo! Lo storico camilliano P. Mario Vanti di
v.m., scrive nel presentare un prezioso Documento con firma autografa del
Santo, che “Il Barone Gerardo è figlio di Margherita de Lellis (in Zambra)
sorella del barone Camillo de Lellis, padre di Teresa e Francesca de
Lellis-Drago” (Scritti di S. Camillo,
Ediz. Camilliani, Roma 1965, p. 147, nota 1).
Alla morte del Barone Gerardo il “Documento reliquia” è stato donato al Santuario San Camillo di Bucchianico.
I nostri due giovani hanno percorso il primo tratto di
cammino verso il riconoscimento ufficiale della Chiesa di aver vissuto “eroicamente
le virtù cristiane” nel breve spazio delle loro vite terrene a loro concesso da
Dio.
Infatti Servo di Dio è il titolo
che
Dino
– Il “Processo
Diocesano Teatino” è stato riconosciuto valido dalla Congregazione per le Cause dei Santi il 17 aprile 1998. Ne cura la
“Causa”
Per una più ampia conoscenza di questo giovane invitiamo a
visitare i siti web a lui dedicati che riportiamo in calce [2].
Nicolino – Il suo “Processo
Diocesano Romano” è stato riconosciuto valido dalla “Congregazione” vaticana il
20 aprile 2007. Lo patrocina
Nella parte a lui dedicata in questo nostro sito, si può
allargare la conoscenza della sua straordinaria vita.
Ma chi è il Servo di Dio?
Ecco alcuni passaggi della Costituzione Apostolica Divinus Perfectionis Magister, emanata da
Giovanni Paolo II di s.v.m. il 25 gennaio 1983:
«Il Maestro divino della perfezione e il
modello, Cristo Gesù, che insieme al Padre e allo Spirito Santo «unico santo»,
amò
“Dio sceglie in ogni tempo un gran numero di
questi che, seguendo più da vicino l'esempio di Cristo, offrano una gloriosa
testimonianza del Regno dei cieli con lo spargimento del sangue o con
l'esercizio eroico delle virtù (…)
“Considerando la vita di quelli che hanno
fedelmente seguito Cristo, per una tale insolita ragione siamo incitati a
ricercare
“Senza dubbio, avendo una tal moltitudine di
testimoni, attraverso i quali Dio si fa presente a noi e ci parla, siamo
attirati con grande forza a guardare il Regno suo nei cieli.
Nel “Messaggio” il Papa invita “ad approfondire la conoscenza personale dello Spirito Santo. Nella nostra professione di fede proclamiamo: «Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita e procede dal Padre e dal Figlio» (Simbolo di Nicea-Costantinopoli). Sì, lo Spirito Santo, Spirito d'amore del Padre e del Figlio, è Sorgente di vita che ci santifica, «perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5,5). Tuttavia non basta conoscerLo; occorre accoglierLo come guida delle nostre anime, come il "Maestro interiore" che ci introduce nel Mistero trinitario, perché Egli solo può aprirci alla fede e permetterci di viverla ogni giorno in pienezza. Egli ci spinge verso gli altri, accende in noi il fuoco dell'amore, ci rende missionari della carità di Dio.” (n. 5)
Nicolino lo ha fatto
seriamente e profondamente. Lo si trova scritto suo Diario: “Noi abbiamo un ospite tanto sconosciuto: lo Spirito
Santo. E' una presenza reale come quella di Gesù stesso perché lo Spirito Santo
è una persona della SS.ma Trinità come il Padre e come il Figlio. Ora noi
spesso diciamo che lo Spirito Santo è il Santificatore; perché?
Ad ogni Persona si attribuisce poi un compito specifico
pur essendo questo compito di ciascuna in particolare. Allora noi diciamo che
il Padre ha creato, il Figlio ha redento e lo Spirito Santo santifica. Noi
diciamo che lo Spirito Santo santifica perché appunto la nostra santificazione
è un effetto della bontà di Dio. Siccome la bontà è specifico dello Spirito
Santo, diciamo che Lui è il Santificatore. Notiamo però, alla nostra
santificazione concorrono tutte (e) tre le divine Persone.
Lo Spirito Santo entra nella nostra anima, la spazza, la
prepara per bene; poi prende i meriti della redenzione operata dal Figlio, e ce
li applica: ci santifica (…)
Ecco quindi le strabilianti realtà! Quando noi siamo in
grazia è
Lo Spirito Santo è quello che ti dà la possibilità di
santificazione, anzi è Lui stesso che opera in noi questa santificazione ed
invece resta il "divino Sconosciuto". Se pensassimo un po' di più a
questo Benefattore!
Comprendo ora chi è questo Spirito Santo, grazie Gesù di
avercelo mandato. D'ora in poi cercherò di amarlo tanto perché mi faccia
diventare davvero un santo.”
Ha vissuto ed
esperimentato quanto Gesù ha promesso, che “lo Spirito Santo che il Padre
manderà nel mio nome, Egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che
Io vi ho insegnato” (Gv 15, 26). Un cammino mirabile di un giovane in cammino verso il Sacerdozio, sotto la guida di esperti
maestri dello spirito, che ha penetrato in profondità le verità fondamentali
della nuova vita che ha ricevuto in dono col Battesimo.
Del giovane Dino non
abbiamo per ora uno specifico testo. Ma da quanto viene scritto in occasione
della Celebrazione del suo ottantaseiesimo anno dalla nascita, posticipata al
1° giugno 2006, il suo agire senza alcun dubbio è in quella direzione.
Riportiamo un passo prelevato dal sito web www.dinozambra.it, raccomandando al nostro
gentile visitatore di rice
“…il Diario è la «storia di un’anima» che
cerca Cristo, che vuole mettersi alla sua sequela, che si sforza di coniugare
la vita che tutti i giovani del suo tempo vivono – studio, rapporti con amici,
parenti, impegni di volontariato, cura degli affari di famiglia, primo palpito
d’amore per una compagna di studi – con l’anelito alla perfezione, la ricerca
tenace di quanto possa rendere la sua giornata più gradita al Signore.
Nella linearità delle intenzioni e nella semplicità dello
scritto, si ritrovano però filoni diversi e tutti estremamente intriganti,
nella loro modernità e nella loro capacità di parlare a tutti, e soprattutto ai
giovani, oggi come al tempo nel quale esso fu redatto: la complessità
dell’animo del giovane trova nel Diario una straordinaria forza comunicativa,
in cui i diversi fili del tessuto della vita si intrecciano in un arazzo che dà
la visione di una «straordinaria ordinarietà» perché anche le vicende più
apparentemente banali trovano una chiave di lettura che passa attraverso il desiderio
di fare prima di tutto e soprattutto la volontà del Signore.”
Di lui, chi lo ha conosciuto, scrive: “Qual è il mio programma massimo? Instaurazione del Regno di
Dio sulla terra. «Adveniat regnum tuum». Se Cristo ci fa pregare così, questo
giorno verrà. Le nazioni rette secondo i principi cristiani, i rapporti tra i
popoli regolati dalla carità, dalla mutua comprensione, senza inciampare in
tante piccole questioni, e in ogni nazione, la religione rispettata e amata
eseguita da .tutti, la famiglia rispettata, le classi avvicinate, l’autorità
conciliata con la libertà”.
Ed è altamente significativo che nel momento del trapasso
Sul sito a lui dedicato “È disponibile il Diario di Dino Zambra nell'edizione 1999 in formato digitalizzato pdf che i soci potranno scaricare gratuitamente dalla sezione download. Sono disponibili pochissime copie del medesimo, in formato cartaceo che può essere richiesto nella sezione contatti.”
Così termina il Santo Padre il suo Messaggio: “Maria,
unita in preghiera agli Apostoli nel Cenacolo, vi accompagni durante questi
mesi ed ottenga per tutti i giovani cristiani una nuova effusione dello Spirito
Santo che ne infiammi i cuori.” (n. 8)
Nella sua esperienza
di Dio Nicolino stabilì con
Così scriveva negli anni della sua formazione nel
Seminario camilliano: “Mamma mia SS.ma, insegnami tu la strada, ma soprattutto,
della conoscenza del fine, fa che io sia coerente con me stesso. Io sono
uscito da Dio ed a Lui devo tornare, ma per quale strada? Come potrò raggiungere
di nuovo il Signore attraverso questa valle di miserie? Cercherò di fare la volontà
di Dio momento per momento domandandomi «che vuole ora Dio da me?».”
Nel suo animo l’Immacolata Madre di Dio lavorò intensamente,
e forse fece anche sentire la sua presenza se scrisse così: “Siamo giunti alla
fine di maggio. Come debbo ringraziare
Non è un pio sentimento superficiale, ma una profonda dimensione esistenziale. Nicolino inserì
E in nota precisa: “Come è noto, nel testo greco l’espressione “eiV ta idia” va oltre il limite dell’accoglienza di Maria da parte del discepolo nel senso del solo alloggio materiale dell’ospitalità presso la sua casa, designando piuttosto una comunione di vita che si stabilisce tra i due in forza delle parole del Cristo morente: egli la prese con sé non nei suoi poderi, perché non possedeva nulla di proprio, ma tra i suoi doveri, ai quali attendeva con dedizione” (n. 130).
Una verità e un mistero che nella Chiesa sono presenti fin dai tempi antichi, e che il Concilio Vaticano II afferma “E questa maternità di Maria nell’economia della grazia perdura senza soste dal momento del consenso fedelmente prestato nell’Annunziazione e mantenuto senza esitazione sotto la croce, fino al perpetuo coronamento di tutti gli eletti.” (Lumen Gentium, 62)
Che in Nicolino fosse presente questa comunione di vita lo si riscontra in molti passi del suo Diario. Ci piace riportare alcuni passi
della poesia di S. Teresa del B.G., “Il mio canto d’oggi”, che lui tradusse
dall’originale francese e che ci suggerisce vivesse la profezia della brevità
del suo giorno su questa terra:
“La mia vita è un'istante, un'ora passeggera,
un attimo che mi sfugge e se ne va.
Per amarti sulla terra, ben lo sai, mio Dio,
non ho che oggi!
Presto dovrò vederti sulla sponda eterna,
o Pilota divino, la cui mano mi dirige!
Sopra le onde tempestose guida tranquilla la mia piccola nave
solo per oggi!
Immacolata Vergine! Tu dolce Stella
che illumini Gesù e a Lui mi unisci
Mamma! sotto il tuo velo lascia che mi nasconda
solo per oggi!
Chiudiamo questa breve riflessione dedicata ai nostri “due giovani modelli” ancora con una selezione estratta dal Diario di Nicolino, E’ una poesia scritta in occasione della Professione temporanea di un Religioso Fratello camilliano, celebrata nella Comunità di Loreto il 21 novembre del
|
“Scendeva la sera sulle pallide case...
ed io ti guardavo dal mio letto, stanco.
Quanta quiete intorno, quanta pace
mentre la natura si addormentava.
Si levarono lievi e soavi
i rintocchi dell'Ave. Come era dolce
e malinconico quel suono,
come sembrava venir da lontano (…)
Passavi come ogni giorno anche quella sera
per ricordare al mondo l'amore... la pace.
Mi sembravano i battiti del tuo cuore
che mi salutavano.
Ave Maria, Madre mia, a te dono
il mio cuor, a te l'anima mia. Ave Maria, Ave Maria…” [3] |
Quel “ti guardavo
dal mio letto stanco” non era lontano dall’avverarsi. Così si preparava
all’incontro col Signore del 12 giugno 1964 col canto quotidiano del dono
totale di se: “Ave Maria Madre mia”.
Sì, a ben ragione quanti assistettero all’addio da questo mondo di Nicolino e di Dino, videro che “avevano negli occhi il Cielo”.
*
* * * *
1 Il
“Messaggio” del S. Padre per la “XXIII Giornata Mondiale dei Giovani
2 Siti web dedicati a Dino Zambra
http://www.santiebeati.it/dettaglio/93373
http://www.arabona.it/lassociazione_home.html
http://www.divittoeditore.com/special/Dino
Zambra/la_storia_di_dino_zambra.htm
3 Particolare della Pala d’Altare “